Libri della Bibbia: Giosuè

1825 Visualizzazioni 15 È piaciuto

Titolo

Il titolo di questo documento, il primo dei dodici libri detti “storici”, si ispira all’autore delle numerose imprese che esso narra: Giosuè, il successore di Mosè come capo di Israele, per il quale quest’ultimo aveva pregato e che aveva egli stesso designato e istruito (Nu 27: 12-23).

Giosuè” significa “Yahweh salva” o “il SIGNORE è la salvezza” e corrisponde al nome neotestamentario “Gesù”.

Proprio all’epoca di Giosuè, Dio salvò Israele: egli si manifestò personalmente in mezzo al popolo, lo guidò e liberò, combattendo al suo fianco (5: 14–6: 2; 10: 42; 23: 3, 5; At 7: 45).

Autore e data

Sebbene il nome dell’autore non sia precisato, è probabile che si tratti di Giosuè, testimone oculare dei fatti narrati (cfr. 18: 9; 24: 26).

Un assistente da lui incaricato terminò forse il libro aggiungendovi il racconto della sua morte (24: 29-33).

Alcuni commentatori hanno invece ipotizzato che questa sezione sia stata scritta dal sommo sacerdote Eleazar o da suo figlio Fineas.

Raab era ancora in vita all’epoca in cui fu scritto Gs 6: 25.

Il libro fu completato prima del regno di Davide (15: 63; cfr. 2 S 5: 6-9).

La datazione più probabile per la sua stesura corrisponde al periodo 1405-1385 a.C. ca.

Giosuè nacque durante la schiavitù in Egitto e, istruito da Mosè, fu scelto da Dio per assumere l’importante incarico di condurre Israele nella terra di Canaan.

La sua vita fu caratterizzata da alcuni aspetti importanti:

  1. il servizio (Es 17: 10; 24: 13; 33: 11; Nu 11: 28);

  2. la militanza nell’esercito (Es 17: 9-13);

  3. l’esplorazione (Nu 13–14);

  4. le suppliche di Mosè (Nu 27: 15-17);

  5. la sovranità di Dio (Nu 27: 18ss.);

  6. la presenza dello Spirito Santo (Nu 27: 18; De 34: 9);

  7. la presentazione da parte di Mosè (Nu 27: 22-23; De 31: 7-8, 14-15);

  8. la fedeltà nel seguire pienamente il Signore (Nu 32: 12).

Contesto e ambiente del libro Giosuè

Quando Mosè passò a Giosuè il bastone del comando, prima di morire (De 34), Israele era giunto al termine dei suoi 40 anni di peregrinazioni nel deserto, nel 1405 a.C. ca. Giosuè aveva quasi 90 anni quando diventò capo di Israele.

Morì all’età di 110 anni (24: 29), dopo aver guidato il popolo nella cacciata di gran parte dei Cananei e aver suddiviso il paese fra le dodici tribù.

Accampati nelle pianure di Moab, a est del fiume Giordano e del paese che Dio aveva promesso (Ge 12: 7; 15: 18-21), gli Israeliti attendevano da Dio istruzioni per la sua conquista.

Avrebbero dovuto affrontare popoli insediati sulla sponda occidentale del Giordano, pagani immersi a tal punto nella propria iniquità che Dio, per così dire, avrebbe ordinato alla terra che li ospitava di “vomitarli” (Le 18: 24-25). Dio avrebbe garantito la conquista del paese da parte di Israele, principalmente in osservanza alla promessa fatta ad Abraamo e ai suoi discendenti, ma altresì al fine di punirne i corrotti abitanti (cfr. Ge 15: 16). Questi ultimi avevano persistito nel loro declino morale adorando numerose divinità fino ai tempi di Giosuè.

Temi storici e teologici

Uno dei temi principali di questo libro è la fedeltà di Dio nel mantenere la promessa di dare il paese ai discendenti di Abraamo (Ge 12: 7; 15: 18-21; 17:8).

Sotto la sua guida (cfr. 5: 14–6: 2) essi occuparono i territori a est e a ovest del Giordano: i termini “possesso/proprietà” ricorrono infatti una ventina di volte.

Legato a questo tema è quello del fallimento di Israele, incapace di estendere il proprio controllo su ogni parte del paese (13: 1).

I primi due capitoli dei Giudici descrivono le tragiche conseguenze di questo peccato.

Attraverso alcuni versetti chiave è possibile individuare altre importanti tematiche del testo:

  1. la promessa di Dio di accordare il possesso del paese (1: 3, 6);

  2. la meditazione sulla legge di Dio, un aspetto fondamentale per la vita del popolo (1: 8);

  3. la spartizione della terra promessa (11: 23; 21: 45; 22: 4).

I capp. 13–22 narrano di come Giosuè operò la suddivisione del paese.

I Leviti furono distribuiti strategicamente in 48 città così da potersi occupare del servizio spirituale di Dio e, nello stesso tempo, essere facilmente raggiungibili da ogni Israelita in qualsiasi località.

Dio desiderava che il suo popolo possedesse il paese:

  1. per prestar fede alle sue promesse (Ge 12: 7);

  2. per preparare la scena alle fasi successive del suo disegno volto a creare un regno (cfr. Ge 17: 8; 49: 8-12), permettendo, p. es., a Israele di insediarsi in vista degli avvenimenti che avrebbero caratterizzato il periodo dei re e dei profeti;

  3. per punire i popoli che rappresentavano un affronto alla sua persona con la loro scellerata malvagità (Le 18: 25);

  4. per essere una testimonianza agli altri popoli (Gs 2: 9-11), in modo che i benefici del patto di Dio fossero estesi a tutte le nazioni (Ge 12: 1-3).

Sfide interpretative

I miracoli possono provocare una duplice reazione nei lettori.

Da un lato vi sono coloro che non esitano ad accettare che il Dio che ha creato i cieli e la terra (Ge 1: 1) possa compiere altre opere potenti; dall’altro vi sono quelli che, increduli, cercano di individuare una spiegazione razionale.
Come ai tempi di Mosè, anche i miracoli di questo libro rientravano nel disegno di Dio.

Ricordiamo:

  1. la separazione delle acque del Giordano (Gs 3: 7-17);

  2. la caduta delle mura di Gerico (Gs 6: 1-27);

  3. la grandinata di pietre (Gs 10: 11);

  4. il giorno prolungato (Gs 10: 12-14).

Il testo offre ulteriori sfide interpretative:

1° Come conciliare la benedizione divina in risposta alla fede della prostituta Raab e la menzogna di lei (Gs 2)?

2° Perché i membri della famiglia di Acan furono giustiziati con lui (Gs 7)?

3° Perché fu così difficile conquistare Ai, pur essendo il suo esercito inferiore per numero a quello di Israele (Gs 7–8)?

4° Che cosa significa la frase pronunciata da Dio “mandare i calabroni” davanti a Israele (Gs 24: 12)?

Schema del libro

  1. Ingresso nella terra promessa (1:1–5:15)

  2. Conquista della terra promessa (6:1–12:24)

    1. La campagna verso il centro (6:1–8:35)

    2. La campagna meridionale (9:1–10:43)

    3. La campagna settentrionale (11:1-15)

    4. Riepilogo delle conquiste (11:16–12:24)

  3. Spartizione della terra promessa (13:1–22:34)

    1. Riepilogo delle istruzioni (13:1-33)

    2. A ovest del Giordano (14:1–19:51)

    3. Le città rifugio (20:1-9)

    4. Le città dei Leviti (21:1-45)

    5. A est del Giordano (22:1-34)

  4. Controllo della terra promessa (23:1–24:28)

    1. Il primo discorso di Giosuè (23:1-16)

    2. Il secondo discorso di Giosuè (24:1-28)

  5. Conclusione (24:29-33)



Tutti i libri della Bibbia:

Antico Testamento

Genesi

Esodo

Levitico

Numeri

Deuteronomio

Giosuè

Giudici

Rut

1 e 2 Samuele

1 e 2 Re

1 e 2 Cronache

Esdra

Neemia

Ester

Giobbe

Salmi

Proverbi

Ecclesiaste

Cantico dei Cantici

Isaia

Geremia

Lamentazioni

Ezechiele

Daniele

Osea

Gioele

Amos

Abdia

Giona

Michea

Naum

Abacuc

Sofonia

Aggeo

Zaccaria

Malachia



Nuovo Testamento

Matteo

Marco

Luca

Giovanni

Testo tratto da La Sacra Bibbia con note e commenti di John MacArthur

Staff La Casa della Bibbia

Pubblicato in: La Bibbia, I Libri

Lascia un commento

Entra per postare commenti

Navigazione Blog

Ultimi post

Consenso cookie