Meditazione su Giovanni 4:50

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“Gesù gli disse: ‘Va’, tuo figlio vive’. Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detta, e se ne andò”.

Giovanni 4:50.

Fede in azione

Questo ufficiale del re non aveva, come pagano, né l’insegnamento, né la professione di Nicodemo o di altri farisei.

Ma egli credette molto semplicemente alla parola che Gesù gli aveva detta.

Essa rappresentava sia un ordine che una promessa.

Gesù gli aveva appena detto: “Va’, tuo figlio vive”.

E quest’uomo, senza vedere nulla, ma credendo in ciò che Gesù gli aveva detto, ubbidì, se ne andò e trovò suo figlio vivo.

Il risultato del suo semplice atto di fede e di ubbidienza trasformò il suo grande dolore in gioia, Gesù aveva detto che il figlio sarebbe guarito, e fu così.

Gesù ci comunica una benedizione per mezzo della sua Parola, ci parla direttamente e personalmente, ci fa una promessa: ma nulla cambia in noi, e non vi sono conseguenze; le cose restano allo stesso punto, perché ci manca la fede semplice e attiva di questo pagano.

Sovente crediamo alla Parola che ci è detta da parte del Signore, ma non andiamo oltre; non la mettiamo alla prova per sperimentare la realtà delle promesse di Dio.

Quando facciamo un atto di fede e di ubbidienza, non sappiamo quali saranno le conseguenze.

In primo luogo, ne siamo benedetti personalmente e la tristezza lascia il posto alla felicità; ma Dio ha anche in vista “tutta la nostra famiglia”, tutti coloro che ci circondano, così come i pagani che, come questo ufficiale, sono pronti a credere.

Crediamo in ciò che Egli ci dice e poi comportiamoci di conseguenza.

Hugh E. Alexander

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