Attualità del libro che dominò la storia

Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. (Matteo 24:35)

Durante tutta la sua vita, Voltaire (1694-1778) si era beffato del cristianesimo: "Ho appena riletto alcune pagine della Bibbia. Davvero, questo libro non è più per il nostro tempo. Ci sono voluti dodici uomini  per diffondere il cristianesimo, l'errore cristico. Io dimostrerò che uno solo è sufficiente per distruggerlo; e fra cento anni, la Bibbia sarà l'almanacco dell'anno scorso!"

Così ragionava il grande pensatore del 18° secolo. Ma la sua sicurezza lo abbandonò davanti agli spasimi della morte. In preda alla più viva angoscia, supplicò quelli che lo circonda­vano: "Non c'è nessuno che possa dirmi ciò che viene dopo?" Il pensiero dell'eternità può sembrare assente nello spirito dell'incredulo; eppure esso lo tormenta, soprattutto quando egli si appresta a varcare la soglia dell'aldilà. La storia si è incaricata di smentire le audaci previsioni di Voltaire riguardo alla Bibbia.

Cosa direbbe egli dunque, se sapesse che oggi circa 200 milioni di esemplari delle Scritture - di cui 5 milioni di Bibbie complete -  vengono sparse nel mondo ogni anno? Come reagi­rebbe il filosofo constatando il ruolo determinante  della Parola di Dio nel secolo dell'elet­tronica?

Cosa direbbe difronte ai tecnici dell'astronautica che rispettano Dio e mettono il vecchio Libro al posto d'onore?

In occasione del volo di Apollo 8, ci fu una ripresa televisiva trasmessa in diretta in tutto il mondo; dopo aver girato intorno alla luna per la prima volta nella storia, i cosmonauti lesse­ro alcuni versetti del primo capitolo della Genesi. L'amministrazione postale degli Stati Uniti ricordò l'avvenimento con l'emissione di un francobollo commemorativo su cui figu­rano le prime parole della Bibbia: «Nel principio Iddio....»

La reazione non si fece attendere: la "Società Ateista Americana" presentò una richiesta che intimava  alla NASA di evitare che le sue imprese tecniche servissero per fini di propaganda religiosa. 250.000 persone appoggiarono questa richiesta. Ci fu tuttavia una contro reazione. I promotori di una emissione radiofonica diffusa da una stazione della California presero una iniziativa ap­posita: in un tempo record, riunirono più di 35 milioni di firme; questa nuova petizione in­coraggiava la NASA a continuare a rendere onore al Creatore nel corso degli esperimneti spaziali.

Così, gli astronauti cristiani affermarono nuovamente le loro convinzioni in materia di fede,  raccogliendo in tal modo la sfida dei cosmonauti sovietici; uno di essi  si era espresso in questi termini: « Non ho mai incontrato Dio quando ero in orbita, di conseguen­za Dio non esiste».

Nel luglio 1969, i primi uomini toccarono il suolo del nostro satellite naturale. Appena il mo­dulo lunare ebbe raggiunto il vascello spaziale, i tre eroi di nuovo riuniti aprirono la Bibbia, di fronte ad un miliardo circa di telespettatori. Dopo la loro prodezza, avevano a cuore di at­tribuire a Dio la gloria che gli spettava; lessero dal Salmo 8: Quand'io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos'è l'uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell'uomo perché te ne prenda cura? (Salmo 8:3, 4).

Gli avvenimenti contemporanei si incaricano di sottolineare la permanenza del messaggio biblico. L'attualità conferisce una nuova dimensione a numerosi passaggi profetici. La no­stra generazione è stata testimone dell'insediamento di Israele in Medio-Oriente, fatto pre­detto dai profeti, dagli apostoli, e soprattutto dallo stesso Gesù Cristo.

Rivolgimenti politici, guerre, conflitti sociali, emancipazione dei popoli, rivolte, nazionali­smo, disgregazione morale, occultismo, seduzioni, queste sono le caratteristiche annunciate dalla Bibbia per questo periodo movimentato della storia. coincidendo con la fine delle op­portunità offerte dalla grazia divina. Inoltre, la Parola di Dio descrive le circostanze di do­mani, stabilendo una serie di segni precursori che, già oggi, fanno riflettere quelle persone preoccupate della situazione attuale: formazione di blocchi sociali, politici, finanziari, eco­nomici, religiosi; comparsa di dittature che prepara l'avvento del superuomo, che fra breve governerà il mondo; crescita della corruzione, del vizio, della violenza, delle libertà ecces­sive, del crimine, dell'ncredulità, dell'indurimento del cuore; uomini che incolpano il Creatore perché permette catastrofi naturali, terremoti, carestie, epidemie; infine, declino della fede, raffreddamento della carità, apostasia della cristianità, moltiplicazione degli pseudo-cristiani e delle false dottrine.

L'uomo moderno non può restare indifferente davanti al precipitare degli eventi. Ansioso, si interroga. L'avvenire e lo spettro della morte lo spaventano. È vero che, spesso, si abban­dona al materialismo o ad un eccesso di distrazioni per dimenticare le sue vere preoccupa­zioni. Ma succede anche che le sue perplessità lo spingono a ricercare il Dio della Bibbia. Scrittori o giornalisti, politici e capi di stato, presentatori di radio o di televisioni citano la sacra Scrittura.

La stampa organizza servizi su argomenti biblici.

Anche nel mondo del teatro, dell'opera, del film o della musica, i più grandi successi registrati in questi ultimi anni hanno tratto le loro idee di fondo dall'Evangelo. Certo, si tratta il più sovente di vere profanazioni del messaggio ispirato. Autori molto capaci, ma non rigenerati, non saprebbero comunicare il messaggio divino; infatti, è necessario lo Spirito di Dio per com­prendere le cose di Dio. (1 Corinzi 2:14)

Tuttavia l'interesse del pubblico per questo tipo di spettacolo prova che l'uomo moderno ha bisogno di Dio. Non avendo trovato nella Chiesa l'amore e la pace che emanano da Gesù Cristo, si volge verso un Evangelo deformato, credendo di scoprirvi la risposta alle sue aspi­razioni spirituali.

La Bibbia non è più per lui un libro misterioso e inaccessibile; nella sua sincera ricerca della verità, pretende di conoscere la Scrittura e giudicarla. C'è quindi, malgrado tutto, ancora speranza per quest'uomo che rifiuta di diventare l'ingranaggio impersonale di un meccani­smo universale: Io sono stato ricercato da quelli che prima non chiedevano di me, sono stato trovato da quelli che prima non mi cercavano; ho detto: "Eccomi, eccomi", a una nazione che non portava il mio nome. Ho steso tutto il giorno le mani verso un popolo ribelle, che cammina per una via non buona, seguendo i propri pensieri (Isaia 65:1, 2).

L'epoca dell'elettronica non ha soffocato la conoscenza della Bibbia. È vero che la nuova teologia si era permessa di criticare negativamente il testo sacro. Ma a partire dalla fine del 19° secolo un esercito di servitori di Dio hanno risolutamente abbandonato questi metodi irrive­renti, lasciandosi istruire e trasformare dalla Parola di Dio. Così essi hanno progressivamen­te elaborato una vera scienza della Bibbia; questa è oggi messa a disposizione di tutti i cre­denti, sotto forma di una moltitudine di pubblicazioni molto edificanti: Bibbie con riferi­menti, paralleli, dizionari biblici, commentari analitici del testo, manuali di studio dei libri sacri, quaderni di cultura biblica ecc..... Questa è una ricchezza spirituale inestimabile, il punto di arrivo di ricerche perseveranti. Uomini scelti da Dio hanno consacrato tutta la loro vita a questa causa.

Un'eredità infinitamente preziosa viene dunque proposta alla nuova generazione, per per­mettere di scoprire a sua volta la potenza, la bellezza, la trascendenza e l'autorità delle Scrit­ture. Mai, nel caso delle varie epoche, tanti tesori spirituali sono stati offerti ai credenti de­siderosi di lasciarsi guidare dalla Bibbia.

Alla fine del secolo scorso, Deight L. Moody fondò il primo Istituto Biblico a Chicago. Da allora, numerose Scuole Bibliche si aprirono, per formare evangelisti, colportori, pastori o predicatori laici. La nostra epoca vede dunque la moltiplicazione dei mezzi divini per preparare gli evange­listi della nostra generazione. Un incontro personale con il Dio della Bibbia, accompagnata da una conoscenza approfondita del testo sacro acquistata nel corso di anni di studio nelle scuole, negli istituti o nelle facoltà bibliche, sono gli elementi indispensabili alla formazione dei servitori del Signore per il nostro tempo.

Essi diventano così i portavoce di Dio, in un mondo vaccinato contro le forme religiose tradi­zionali; e quando le loro voci proclamano il « così dice l'Eterno» con la potenza dello Spiri­to, l'Evangelo penetra ancora nei cuori, e questi si aprono alla grazia divina.

Il profeta aveva detto: Ecco, vengono i giorni, dice il Signore, DIO, in cui io manderò la fame nel paese, non fame di pane o sete d'acqua, ma la fame e la sete di ascoltare la parola del SIGNORE (Amos 8:11)

La Società Biblica di Ginevra, fondata nel 1940 da H.E. Alexander, fu creata per combattere la fame della Parola di Dio sopraggiunta in Europa durante la 2° Guerra mondiale.

Mentre il traffico ferroviario fra la Svizzera e la Francia era completamente paralizzato, un vagone riservato interamente alla sacra Scrittura passava la frontiera. Quando il governo collaborazionista di Vichy esercitava un controllo stretto sulle pubblicazioni importante in Francia, la santa Scrittura ottenne un lasciapassare; in  quell'epoca di antisemitismo sfron­tato, avrebbe potuto essere identificata come un libro giudaico, ma il responsabile della censu­ra prese la difesa del Libro dei libri: «La Bibbia, la conosco, l'ho comprata una volta sui viali di Parigi....».

Abbiamo così compreso meglio perché i gruppi dell'Azione Biblica erano stati condotti a re­carsi domenica dopo domenica, per anni, sulle grandi arterie parigine per proporre la Parola di Dio. Casse di Bibbie protette nei bombardamenti; Pacchi di Nuovi Testamenti e di Evangeli giunti miracolosamente a destinazione dopo molti giri; protezione divina nel corso delle perquisizioni della Gestapo; preservazione di vite preziose di servitori di Dio chiusi nei campi di concentramento; questi racconti raccapriccianti sono disseminati di interventi so­vrani di Dio. Questi non sono tuttavia che l'anello di una catena di interventi divini manife­statisi su tutta la superficie della terra per mettere la Sacra Scrittura a disposizione delle po­polazioni.

Come la cima più elevata di un massiccio montagnoso, la Bibbia domina gli avvenimenti contemporanei, dimostrando sempre che essa resta il Libro del giorno. È come se la lunga storia della Bibbia attraverso i secoli si aprisse verso il suo trionfo universale. Qualsiasi spirito che rifletta in modo obbiettivo, deve ammettere la preponderanza della santa Scrit­tura sulle opere filosofiche o ideologiche della nostra epoca. I libri di Karl Marx, i Pensieri di Mao possono ottenere momentaneamente un certo successo, al punto di battere dei record nel loro tiratura, ma non potrebbero negare alla Bibbia il posto di best-seller che essa occu­pa a titolo permanente. Ci sono edizioni moderne la cui tiratura supera tutto ciò che si è re­gistrato fino ad oggi nelle storia della Bibbia.

Ogni generazione la riesamina per scoprire a sua volta il suo messaggio vivificante. In questi tempi di contaminazione spirituale, di emanazione fetide e malsane emesse dal mondo occulto, la lettura della Bibbia è un tonico che fa respirare l'aria pura delle cime della gloria divina.

Naturalmente, l'uomo moderno desidera che gli esemplari della Parola di Dio siano presen­tati secondo il gusto attuale. Qualità di stampa, impaginazione, formati pratici, rilega­ture dalle tinte vivaci sono elementi esenziali per una buona edizione.

Bisogna anche adattarsi alle mentalità più diverse. Le Bibbie in una lingua del sud-est asiati­co si vendevano poco, poiché erano rilegate in nero. L'incaricato della Società Biblica scoprì che la superstizione locale attribuiva poteri malefici al colore nero. Egli fece togliere le co­pertine delle Bibbie, poi le rilegò in giallo, tinta che simboleggia la gioia e la speranza. In tre mesi, furono acquistate 5.000 Bibbie.

Alcuni evangeli nella lingua del Nepal, hanno ottenuto un successo straordinario. Perché? A motivo delle loro illustrazioni di paesaggi himalayani. Infatti, gli indigeni sono molto sen­sibili alle bellezze della loro patria. Sono quindi divenuti rapidamente lettori assidui della Parola divina grazie al suo aspetto esteriore.

Fatto ancora più importante, bisogna costantemente ritradurre la Bibbia. Le lingue moderne hanno un evoluzione continua. Ogni anno, termini nuovi vengono aggiunti al vocabolario, mentre certe parole poco usate scompaiono e non sono più comprensibili alle nuove gene­razioni.

La santa Scrittura è un dono di Dio per l'umanità.

La sua preservazione e la sua trasmissione attraverso i secoli lasciano intravedere l'azione nascosta, ma determinante, dell'Onnipotente che ha voluto che essa ci pervenisse intatta. In questo periodo di esplosione demografica, la Bibbia è più accessibile che mai, grazie al perfezionamento della tec­nica e allo sviluppo dei mess-media. Tutto questo non piace certamente a Satana, l'avversario di Dio e il nemico delle anime. Non potendo impedire la moltiplicazione della Parola divina orale o scritta, egli cerca di disturbarne la comunicazione o di alterarne il messaggio. È possibile disinne­scare una carica di dinamite togliendo la miccia; allo stesso modo, si può neutralizzare l'effetto esplosivo della Parola di Dio infondendo il dubbio negli spiriti.

Noi viviamo un'ora grave, di cui indegni speculatori sottraggono alle anime il testamento spirituale che era loro destinato; il testo sacro giunge loro mutilato o interpretato in modo tendenzioso, e ci avviciniamo forse all'epoca in cui i lettori non potranno ottenerlo che avvolto nella rete nociva dei commentari fallaci.

Fortunatamente, non siamo ancora a questo punto.

I «così dice l'Eterno» si fanno ancora sentire: la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo. (Romani 10:17).

Quali che siano gli ostacoli eretti dagli uomini, la Parola divina dispone oggi di mille e un mezzo per aprirsi un cammino fino alle moltitudini che l'attendono; essa desidera metterli a profitto della grazia celeste e della salvezza eterna in Gesù Cristo. Obbiettivo dell'ultimo capitolo del nostro stu­dio: dimostrare che la Bibbia non è soltanto attuale per la collettività umana, ma che risponde per­sonalmente e direttamente ai bisogni dell'uomo di oggi, come ha risposto a quelli dell'uomo di ieri e risponderà a quelli dell'uomo di domani.

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